Sei alla ricerca di una guida su come creare redirect html con WordPress? Sicuramente, questa non è la guida più entusiasmante che troverai su questo blog. Forse, però, è una delle più importanti.

Non parla infatti di grafiche, effetti speciali, social o funzionalità divertenti. Piuttosto, parla di come evitare che i tuoi utenti si trovino davanti ad una pagina “Errore 404”.

Gli errori di questo tipo non piacciono a nessuno, né ai tuoi visitatori, né a Google.

Quando un utente si ritrova davanti a una pagina non trovata, perderà interesse nella navigazione del tuo sito. Specialmente se non hai impostato una pagina 404 personalizzata che aiuta l’utente ad orientarsi e a trovare ciò che cercava.

Anche i motori di ricerca prendono molto in considerazione gli errori di questo tipo. Nella Google Search Console, infatti, verranno segnalati come errori molto importanti da risolvere il prima possibile.

Se Google scansiona le tue pagine e trova tanti errori 404, riterrà che si tratta di un sito di cattiva qualità e potrebbe farti perdere posizioni.

In questa guida scoprirai la soluzione a questo problema.

Nei prossimi paragrafi imparerai infatti che cosa sono i redirect html, a cosa servono e come configurarli. Ti presenterò due soluzioni: una per chi ha già un po’ di esperienza di programmazione ed una adatta anche a chi è alle prime armi e vuole usare un plugin WordPress per redirect.

Non ci resta che iniziare.

Che cos’è un redirect html?

Un redirect html serve a creare un collegamento tra due URL, in modo che l’utente che visita un URL sia portato automaticamente su un’altra pagina da te definita. In inglese questa pratica è chiamata nel gergo URL redirection.

Si possono fare redirect di singoli URL o anche di interi domini.

Per esempio, se hai acquistato il tuo dominio con due estensioni, .it e .com, e poi hai costruito il tuo sito sulla .com, potrebbe essere una buona idea creare un redirect dal .it al .com. In questo modo, chi digita erroneamente .it nella barra di ricerca del browser, raggiungerà comunque il tuo sito.

Questo tipo di redirect è senza dubbio una funzionalità molto utile, che puoi gestire all’interno del servizio che usi per la registrazione e la gestione dei domini.

In questa guida, andremo invece ad approfondire il redirect di singoli URL. Ricorda infine che esistono molti codici di stato HTTP e che questo argomento dei Redirect ne fa parte in quanto ci aiuta a gestirne alcune casistiche.

A cosa servono i redirect HTML

I redirect HTML servono a gestire cambi di URL e rimozioni di pagine, evitando che l’utente si trovi davanti ad un errore 404.

Che cos’è l’Errore 404?

L’errore 404 è un messaggio di risposta dal server che indica “Pagina non trovata”. Come sai, tutte le pagine del web sono associate ad un URL unico. Se questo URL viene modificato o rimosso, ma l’utente prova comunque a visitarlo, il server genera un codice di risposta HTTP 404 (“Non trovato”).

Quando si gestisce un sito web per molto tempo e si hanno centinaia di pagine e post, di tanto in tanto capita di trovarsi in questa situazione (potrebbe anche capitare senza che tu te ne accorga. A questo proposito, ti consiglio di leggere la guida su come personalizzare la tua pagina errore 404 nell’eventualità che si presenti questo errore!)

Ovviamente, è meglio prevenire che curare, e i redirect HTML servono proprio a questo.

Ecco alcuni esempi di situazioni in cui avrai bisogno di creare una ridirezione:

quando vuoi cancellare una pagina o un post e vuoi che l’utente sia portato su un altro URL del tuo sito,quando cambi l’URL di una pagina o un post e vuoi che l’utente sia ridirezionato al nuovo URL,quando condividi accidentalmente un URL non corretto (per esempio, in una newsletter o sui social) e vuoi che chi lo clicca arrivi comunque alla pagina di destinazione corretta,quando cambi la struttura permalink del tuo sito WordPress. Non è consigliato cambiare la struttura permalink quando un sito è già avviato; se però è proprio indispensabile dovrai organizzare il lavoro in modo da creare tutte le necessarie ridirezioni prontamente. Non sai cos’è la struttura permalink del tuo sito? Leggi questa guida sull’argomento!

Quando valuti se impostare un redirect o meno, pensa anche a tutti gli URL condivisi sul web: se qualcuno ha inserito un link al tuo sito e l’URL non risulta più valido, sarà generato un errore 404 anche in quel caso.

Quali tipi di redirect HTML esistono

Esistono diversi tipi di redirect HTML che possono essere configurate. I diversi tipi sono identificati da un codice numerico, per esempio: 300, 301, 302, 303, 304…

Redirect 301

Il tipo di redirect che userai più frequentemente è il 301. Questo numero indica un redirect permanente, cioè, che non è reversibile.

Quando sei assolutamente certo di voler ridirigere tutto il traffico da un URL all’altro, la ridirezione 301 è consigliata anche perché permette di trasferire al nuovo URL il posizionamento ed il “link juice” della pagina originale Se ti interessa approfondire l’argomento del PageRank e del link juice, leggi questa guida.

Configurando le ridirezioni sul tuo sito attraverso i plugin WordPress – di cui parleremo nelle prossime sezioni – potresti avere bisogno di sapere anche cosa indicano i codici 302 e 307.

Redirect 302 e 307

I numeri 302 e 307 indicano redirect temporanei, cioè, reversibili. Quando configuri un redirect di questo tipo, Google e gli altri motori di ricerca mantengono indicizzati entrambi gli URL.

Non farti però ingannare dalla possibilità di creare un redirect temporaneo: proprio per motivi di SEO ed indicizzazione, se sai già che il redirect sarà permanente, è molto meglio crearne una con codice 301.

Redirect 410

Questo codice indica invece una pagina eliminata. Attraverso di esso, comunicherai ai motori che l’URL in questione non esiste più e non intendi sostituirlo con un altro. L’URL verrà quindi rimosso dall’indice, non comparirà più nei risultati di ricerca e Google non lo scansionerà più.

Non si tratta di un vero e proprio reindirizzamento, bensì semplicemente di una “comunicazione”. Infatti, se qualcuno digita comunque quell’indirizzo, visualizzerà una pagina 404.

Come scoprire se il proprio sito ha errori 404

Potrebbe essere che il tuo sito abbia già degli errori 404. Per esempio, potresti aver cancellato una pagina senza però sapere che era stata linkata da un altro sito o sui social.

Prima di iniziare a lavorare sui redirect HTML, è quindi importante analizzare il sito per scoprire eventuali errori 404.

Per sapere se il tuo sito ha generato errori, procedi in questo modo:

Accedi al tuo account Google Search Console (se non hai mai utilizzato questo strumento, si tratta della piattaforma ufficiale Google che serve a monitorare e gestire il tuo sito per quanto riguarda l’indicizzazione sul motore di ricerca. Anche Yahoo e Bing hanno strumenti simili),Seleziona il sito su cui desideri lavorare,Quindi, naviga in Copertura e seleziona la voce Errori del grafico. Qui potrai vedere una lista degli URL che hanno generato errori 404.

Oltre alla Search Console – che ti consiglio in ogni caso di iniziare ad usare – anche alcuni dei plugin che vedremo più avanti in questa guida permettono di monitorare errori 404.

Creare redirect HTML usando il file .htaccess

Per prima cosa, vediamo come creare redirect in WordPress lavorando direttamente sul file .htaccess.

Lavorare direttamente sul file .htaccess prevede di accedere al File Manager del tuo pannello di gestione hosting (o di accedere ai file tramite FTP) e di inserire alcuni codici.

Ti consiglio di lavorare sul file .htaccess solo se hai esperienza di programmazione. Fare errori in questo file potrebbe infatti rendere il tuo sito non accessibile.

Per creare una ridirezione, ti sarà sufficiente aggiungere questo codice (ovviamente adattato con i tuoi url) in fondo al file .htaccess:

Redirect 301 /nomepagina.php https://www.example.com/nomenuovapagina.html

Procedi allo stesso modo con tutte le altre ridirezioni. Ricorda che questo è un tipo di redirect permanente che viene segnalato ai motori di ricerca e in teoria non è reversibile: puoi eliminare un redirect, ma potrebbero volerci diverse settimane affinché Google riconosca che è stato rimosso.

Redirect Plugin WordPress: ecco i migliori

Il secondo modo, più semplice, per creare redirect HTML in WordPress è attraverso i plugin. Gli strumenti che vedremo nei prossimi paragrafi ti permettono di gestire le ridirezioni senza toccare una riga di codice (ricorda che comunque le ridirezioni 301 sono permanenti!)

Redirection

Questo è il plugin per creare redirect HTML in WordPress in assoluto più popolare. Ad oggi conta oltre 2 milioni di download.

Redirection permette di monitorare eventuali errori 404 e creare redirect, senza dover lavorare direttamente sul file .htaccess.

Il plugin crea poi una lista di tutti gli URL per cui sono state create ridirezioni, in modo che siano sempre a portata di mano e facili da gestire.

Installato il plugin, trovi tutte le opzioni in Settings > Redirection.

Su questa schermata, puoi aggiungere una ridirezione compilano i campi del form.

Qui puoi inserire l’URL sorgente e quello di destinazione. Per creare ridirezioni semplici, seleziona dai menu a tendina “ URL only” e “Redirect to URL”.

Infine, clicca “Add redirection” ed il gioco è fatto!

Per monitorare eventuali errori 404, clicca la voce “404s” nel menu che si trova nella schermata di configurazione del plugin.

Ci sono poi tante altre opzioni, per esempio, Groups, Modules, eccetera che non approfondiremo in questa guida.

Se ti interesserebbe leggere una guida approfondita sul plugin Redirection, non esitare a farmelo sapere nei commenti.

Quick Page/Post Redirect Plugin

Questo è un altro plugin molto interessante. Permette infatti di creare ridirezioni di tipo 301, 302 e 307.

Quick Page/Post Redirect non ha una funzionalità per monitorare gli errori 404, però ne ha tante altre!

Per esempio:

quando configuri un redirect, puoi anche spuntare le voci per far sì che la nuova pagina si apra in una nuova scheda (new window) e che sia un link di tipo no follow;puoi usare la funzionalità di esportazione per fare un backup di tutte le ridirezioni che hai impostato (in caso di necessità, potrai poi importare il file e ripristinare i redirect);puoi lavorare su delle impostazioni globali che vengono applicate a tutte le ridirezioni create (per esempio, puoi far sì che siano tutte di tipo nofollow, che aprano tutte in una nuova finestra, che sia attivo il riconoscimento maiuscole/minuscole – case sensitive – o addirittura disattivarle tutte);come nel plugin precedente, puoi poi accedere ad una lista riassuntiva di tutte le ridirezioni che sono state configurate.

301 Redirects

Il plugin 310 Redirects è molto semplice da utilizzare e ti permette di consultare un report degli errori 404 presenti sul tuo sito, tiene un log di tutti i reindirizzamenti che sono stati utilizzati e include una funzionalità di importazione/esportazione dei dati.

La versione Pro del plugin include anche un sistema di wildcard ed espressioni regolari, cioè una funzione che ti permette di effettuare redirect “in blocco” sulla base di parametri comuni a diversi URL.

Ad esempio, se hai modificato il nome di una categoria, puoi effettuare un redirect di tutti gli URL che contengono quel prefisso.

SEO Redirection Plugin

Infine, l’ultimo redirect plugin WordPress (il mio preferito) che andiamo ad approfondire in questo post si chiama SEO Redirection Plugin. Si tratta di uno strumento semplice ma molto efficace. Vediamo le caratteristiche principali:

possibilità di creare redirect impostando la tipologia di ridirect (301, 302 o 307),possibilità di monitorare eventuali errori 404 e configurare un redirect automatico per tutti quelli che vengono scoperti,schermata con l’archivio di tutte le ridirezioni create,possibilità di salvare le impostazioni qualora si volesse disinstallare il plugin ed installarlo di nuovo in un secondo momento (questa funzionalità potrebbe essere utile se sul tuo sito appare un errore ed hai bisogno di disattivare tutti i plugin per identificarlo).

Rispetto agli altri strumenti presentati, SEO Redirection Plugin ha senza dubbio un numero nettamente inferiore di download (al momento 40.000). Avendolo testato, sembra comunque un plugin valido.

Gestire i redirect con Yoast SEO

Anche Yoast SEO Premium include una funzionalità per la gestione dei redirect. Questo utile e versatile plugin per la SEO, infatti, include la voce Redirects che ti permette di impostare redirezioni di tipo:

301410302 e 307451 (rimozione di un contenuto per motivi legali)

Inoltre, ogni volta che modifichi uno slug, in automatico viene creato il reindirizzamento al nuovo URL, senza che tu debba fare nulla. Comodo no?

Questi sono i migliori plugin WordPress per creare redirect. Ovviamente, ce ne sono tanti altri. In questo caso, ti consiglio però di andare sul sicuro e scegliere uno di quelli più utilizzati, che sicuramente faranno bene il loro lavoro.

Conclusione

Oggi abbiamo visto come creare redirect HTML in WordPress. Facciamo un breve riassunto di quello di cui abbiamo parlato:

per prima cosa, abbiamo visto che cosa sono le ridirezioni,quindi, abbiamo parlato delle situazioni in cui potrebbe essere necessario configurare dei ridirect,abbiamo poi visto quali tipi di ridirezioni esistono, facendo una distinzione tra ridirezioni permanenti (301) e temporanee (302 e 307),poi, siamo passati a vedere come creare ridirezioni in WordPress lavorando direttamente sul file .htaccess. Come ho già menzionato, questa opzione è valida per chi ha già lavorato sul file .htaccess ed ha conoscenza di programmazione,infine, ti ho presentato quattro plugin WordPress per creare ridirect.

Ovviamente, quello deli redirect HTML è un argomento piuttosto vasto. Spero però che questa guida introduttiva ti sia stata utile per sapere come muoverti così da evitare il terribile “Errore 404”.

Ti sei mai ritrovato a dover gestire un “Errore 404” per il tuo sito? Quale soluzione hai adottato?

Hai usato uno dei plugin segnalati in questa guida, oppure hai abbandonato l’errore?

Hai mai monitorato il tuo sito per verificare la presenta di errori 404?

Come sempre, ti invito a condividere la tua esperienza nei commenti qui sotto. Alla prossima guida!

Sei alla ricerca di una guida su come creare redirect html con WordPress? Sicuramente, questa non è la guida più entusiasmante che troverai su…

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